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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

The Rocky Horror Picture Show

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Grandissimo successo del 1973, diretto da Jim Sharman e tratto dall'omonimo spettacolo teatrale di Richard O'Brien, che nel film interpreta il servitore gobbo, Riff Raff. La giovane coppia Janet e Brad sono in viaggio nel bel mezzo di una tempesta e quando gli si rompe la macchina, decidono di andare a chiedere soccorso a un misterioso castello, dove pare si tiene una festa. E' qui che i giovani fanno la conoscenza del maggiordomo Riff Raff, della domestica Magenta e del padrone di casa Frank-N-Furter, scienziato travestito, che li accompagna poi ad assistere alla nascita di Rocky, l'amante perfetto. La coppia d'ora in avanti è la protagonista e la spettatrice di cose mai viste o sentite; la loro purezza e castità viene violata dal perverso Frank, che li seduce scatenando in loro confusione, rabbia, rancore e dolore, tutti sentimenti fino ad allora sconosciuti, non accettati o repressi. Si scopriranno intrecci tra i singoli personaggi e risvolti psicologici, che far

Io Abooorrrrrooo!!

Non è per cattiveria...ma io di politica non so niente! Perché? Perché capisco poco di storia e secondo me le due cose vanno di pari passo. Mi dicono:' Tu non segui la politica, non puoi parlare!' e io penso: è vero, la politica non la seguo, non mi interessa e penso anche che arrivati a un certo punto, si debba fare una bella cosa: MANDARE TUTTI A FANCULO! Esattamente. Mi sembra che sin dall'inizio della politica, si è cercato di risolvere i problemi e di fare i "buoni", ma che poi ci siamo un pò persi per strada e alla fine ci ritroviamo impelagati in questioni sempre maggiori, come fossimo aggrovigliati in un gomitolo! Ma se a quel bel gomitolo gli dessimo fuoco? Via, si ricomincia, con gente nuova, nuove teste, nuovi ragionamenti. Magari non si risolve un cazzo e si sta da capo a 12, ma almeno si può dire di averci provato, di aver tentato. Invece qui vige la religione, l'omertà, il coltivare il singolo giardinetto personale, senza curarsi dell'esterno

CasaBlanca

Finalmente l'ho vistooo!!! Posso dire di averlo visto e anche: CHE MI E' PIACIUTO! Inizio della Seconda Guerra Mondiale, Casablanca, città di rifugio e galera, per tutti coloro che non potevano attraversare l'Europa, per raggiungere gli USA. L'affascinante e fascinoso Rick(Humphrey Bogart), ex contrabbandiere d'armi gestisce un locale, quando si trova coinvolto nella sparizione di due preziose lettere di permesso, a lui affidategli dal criminale Ugarte. Nello scompiglio generale fa capolino, nella vita di Rick, Ilsa(Ingrid Bergman), suo grande amore nella Parigi pre-guerra, col marito Victor Laszlo,(Paul Henreid) grande rappresentante della Resistenza cecoslovacca. Ilsa aveva amato Rick credendo il marito morto nel campo di concentramento, ma non lo aveva mai dimenticato. I due si rivedono e la passione si riaccende, gettando nella confusione Ilsa, che ora è contesa tra due grandi amori. Quando però la donna viene a sapere delle lettere e che queste le aveva Rick, t

Agora

Fine IV secolo, Alessandria d'Egitto, gli scontri tra la religione cristiana e il paganesimo mettono a ferro e fuoco le città. In questo scenario di dispersione, disperazione e morte, come fosse una bolla protetta dal resto del mondo, Ipazia(Rachel Weisz), affascinante filosofa riporta alla luce gli studi compiuti da Aristarco, che ponevano il Sole al centro del sistema solare. Ipazia però, non può astenersi per sempre dal suo contesto storico- politico e si trova a fare i conti anche col suo ruolo di donna, trovandosi contesa dall'allievo Oreste e il suo schiavo Davo. Quest'ultimo, fedele fino alla morte alla sua padrona, si lascerà conquistare dalla religione cristiana e si convertirà, abbandonando cosi, il suo grande amore. Regia di Alejandro Amenabar uscito in Italia nell'Aprile 2010 viene presentato a vari concorsi, tra cui quello di Cannes, come film fuori concorso. Amando teneramente Rachel Weisz, per la sua eleganza e la sua raffinatezza, non posso certo dire c

LoSt In TrAsLaTiOn

Tokyo, un attore americano insoddisfatto e amareggiato dalla vita incontra Charlotte, sposata da due anni, con un ragazzo che non le dà attenzioni e non la coinvolge nella sua vita. Il desiderio di fuga, la solitudine e l'insoddisfazione avvicinano i due protagonisti insonni che, lentamente riscoprono il gusto nel ridere, nel comunicare e nel vivere. Pensavo fosse solo un'esperimento quello di 'Somewhere', film della stessa regista, Sofia Coppola proposto al Festival di Venezia di quest'anno...ma ahimè non è cosi. La lentezza, il simbolismo e il profondo tratto intimista sono la firma della regista che però, con questo film ha vinto Oscar e vari premi di riconoscimento. Da notare quante palesi differenze ci sono, nel viversi un rapporto sentimentale, come per esempio, quando Charlotte rivede delle foto e nota l'onnipresente primo piano del marito e la sua eterna posizione marginale; oppure il fatto che la moglie di Jack lo chiama continuamente, mentre lui mai a

ED WOOD

Un aspirante regista, squattrinato, sfortunato, privo di talento, con la passione per gli abiti femminili, ma amante del cinema tenta in tutti i modi di creare un film "da botteghino". Siamo nell'Hollywood degli anni'50, dove talenti come Bela Lugosi, grande interprete di Dracula sono ormai passati di moda per tutti, ma per il giovane protagonista sono miti da rispolverare. Film del 1994 del genio gotico di Tim Burton che, anche qui, mantiene il suo stile noir, stavolta si contorna da spumosi riccioli rosa. Una commedia biografica frizzante, grottesca e curiosa. Il paradosso per eccellenza, dell'esperienza di un uomo che viene ricordato, per il contrario di ciò che voleva.

Il Circo Dei Fantasmi

Quanto ama, il Circo Burlesque rendere una realtà diversa da com'è veramente! Il Circo Burlesque si muove e fa muovere la gente, gli umori cambiano in base allo show proposto. Se un attore si mette la maschera della commedia, allora li che tutti ridono a crepapelle; se un attore si mette la maschera della tragedia, allora giù coi lacrimoni! Il Circo Burlesque non ammette i "fuori coro", quelle persone che non ridono quando c'è da ridere e che non piangono, quando c'è da piangere. Li prende dal pubblico e li mette al centro dell'arena. Li sfotte, li prende in giro fa di loro uno spettacolo. Ma questa è la storia di un bambino, che è riuscito a capovolgere la situazione e che ha rimesso il Circo Burlesque, al suo posto. Antoine era sempre cresciuto con l'idea del circo, come del Paese dei Balocchi. La sua cameretta aveva le pareti tappezzate coi ritagli di giornale, ogni volta che parlavano del circo. Tra tutti i circhi in viaggio, Antoine amava però il Circ